Consigli Regioni,fondi a 'Porta Sibilla'
Presidenti Assemblee Marche, Umbria, Friuli a Visso

(ANSA) - VISSO (MACERATA) 12 GEN - A Visso è stato presentato
stamani il progetto "Porta della Sibilla", un percorso
naturalistico, storico e culturale che si snoderà per 10
chilometri dentro il Parco naturale dei Monti Sibillini e che
collegherà i Comuni terremotati di Visso, Ussita e
Castelsantangelo sul Nera, in provincia di Macerata. Verrà
finanziato in parte dai fondi donati dalle Assemblee legislative
delle Regioni di tutta Italia, che hanno raccolto un milione e
100 mila euro per le popolazioni del Centro Italia colpite dal
sisma. Di questa somma, 470 mila euro saranno destinati al
progetto (che costerà circa 850 mila euro), illustrato dai
sindaci Giuliano Pazzaglini di Visso, Mauro Falcucci di
Castelsantangelo sul Nera e dal sub commissario del Comune di
Ussita Nunzio Di Martino. A rappresentare i consiglieri
regionali il coordinatore delle Assemblee legislative italiane
Franco Iacop, presidente del Consiglio regionale del Friuli
Venezia Giulia e dai colleghi delle Regioni Marche e Umbria
Antonio Mastrovincenzo e Donatella Porzi. Iacop ha evidenziato
"come lo spirito di solidarietà abbia ancora una volta
consentito di dare un'opportunità ai territori in difficoltà
come questi dell'Italia Centrale feriti dal sisma".
Mastrovincenzo ha invece posto l'accento sull'importanza "di un
progetto come questo che, nonostante le macerie ancora presenti
e la ricostruzione da avviare, può essere fondamentale per la
ripresa di questi territori sotto il profilo economico e
turistico". Percorso che in una seconda fase potrebbe arrivare
nella Valnerina umbra, collegando così Preci, ma anche
Serravalle di Chienti e Montecavallo. "Umbria e Marche devono
sempre più dialogare e fare sinergia, in particolare in queste
aree montane, accomunate dalle stesse bellezze naturalistiche,
ma anche dal dramma del terremoto" ha osservato Porzi.
Pazzaglini si è detto fiducioso "che il percorso possa essere
realizzato entro la primavera del 2019". Il primo tratto di 350
metri è già pronto e si trova nel centro storico di Visso,
ancora "zona rossa" con i suoi palazzi sgretolati e le macerie a
terra, come hanno potuto vedere le delegazioni durante la
passeggiata tra le vie del paese.
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