(ANSA) - CATANIA, 13 GEN - "Avverto il dolore della
sconfitta, ma è la legge. Appena ho saputo ho sentito come un
peso, maggiore amarezza e ingiustizia. Accetto la legge, ma non
è giusto, il mio calvario continua: chi è condannato deve
scontare tutta la condanna, altrimenti non c'è certezza della
pena". Così, all'Ansa, Marisa Grasso, vedova dell'ispettore
Filippo Raciti sulla concessione della semilibertà a Daniele
Micale, uno dei due ultrà condannati per la morte del poliziotto
da parte del Tribunale di sorveglianza di Catania.
Raciti: Vedova, c'è dolore per sconfitta
Pena va scontata tutta, calvario continua e avverto ingiustizia
