(ANSA) - PERUGIA, 17 GEN - "Per un turismo di qualità per
tutti, sicuro, trasparente, solidale e rispettoso della
legalità, attivare entro la prossima stagione estiva il codice
identificativo regionale per tutte le tipologie ricettive con
finalità turistiche, in attuazione della normativa nazionale
vigente": questo chiedeva il dispositivo della mozione firmata
da Vincenzo Bianconi, Misto, e respinta oggi dall'Assemblea
legislativa dell'Umbria con 11 voti contrari della maggioranza e
sei favorevoli della minoranza.
Illustrando l'atto in Aula, Bianconi ha spiegato che "numerose
regioni italiane hanno già adottato un proprio sistema di codice
identificativo delle strutture ricettive e immobili destinati a
locazioni brevi". "Si potrebbe provvedere fin da subito - ha
aggiunto - alla creazione di un sistema regionale umbro di
codice identificativo delle strutture ricettive e immobili
destinati a locazioni brevi. Se supportato da una adeguata
attività di controllo, questo codice favorirebbe di molto la
qualità dell'offerta umbra, generando molteplici importanti
benefici come: tutelare i consumatori, che risiederebbero sempre
in strutture censite e a norma; favorire la leale concorrenza
tra gli operatori del settore, stesso mercato stesse regole;
aumentare la sicurezza per le comunità locali, attraverso un più
puntuale e verificabile adempimento degli obblighi di pubblica
sicurezza; contrastare il lavoro in nero; combattere l'evasione
fiscale. La creazione di un sistema regionale, invece
dell'utilizzo di quello nazionale generalista, avrebbe anche il
vantaggio di poter creare un codice specifico identificativo
delle diverse categorie di strutture ricettive a finalità
turistica previste dalla legislazione regionale. Un codice
identificativo che con facilità identifichi con chiarezza oltre
al titolare della licenza anche la tipologia di offerta
ricettiva autorizzata ed il comune di localizzazione
eliminerebbe una volta per tutti sia l'incertezza tra gli
operatori del settore, sia il controllo da parte delle autorità
preposte e sia la verifica da parte dei consumatori finali e
delle comunità locali. I maggiori proventi fiscali derivanti dal
recupero dell'evasione fiscale di operatori totalmente
invisibili al fisco genererebbero quindi sia a livello locale
che nazionale, un sostegno sia per migliorare i servizi pubblici
locali alla persona quali sanità, trasporto pubblico, assistenza
sociale e sia al decoro urbano ed alla tutela del patrimonio
artistico e naturalistico. Senza alcun dubbio il turismo può
essere un grande generatore di benessere per tutta la comunità
regionale se viene gestito con cura, supportandolo e
controllandolo".
Per l'assessore regionale Paola Agabiti "quello che chiede la
mozione è già stato fatto dalla Giunta". "L'obbligatorietà del
codice identificativo regionale - ha sostenuto - è prevista in
una delibera del 2020. Nelle more della rivisitazione della
legge regionale, l'Amministrazione ha individuato il codice
identificativo, definito per individuare ogni singola struttura
ricettiva e anche per tipologia di categoria e ubicazione. Tutti
gli operatori visualizzano il codice in automatico accedendo al
portale regionale. Sempre nelle more della rivisitazione della
legge regionale è in corso di adozione un atto di modifica della
dgr che va a integrare il codice regionale attualmente usato per
renderlo omogeneo con il codice di identificazione nazionale.
Quello che chiede Bianconi è già in atto e in via di
conclusione".
"C'è una grande differenza tra aver adottato il codice
identificativo e averlo attivato" ha replicato Bianconi. "Ad
oggi manca un regolamento attuativo - ha proseguito -, manca lo
strumento che obbliga gli imprenditori e chi opera nella
ricezione. Nelle altre regioni, come le Marche, c'è l'obbligo.
Anche Federalberghi lo chiede".
"Non voteremo questo documento" ha annunciato Valerio Mancini,
Lega. "Come presidente della Commissione turismo - ha detto -
chiedo di capire se le aziende veramente vogliono questo codice
obbligatorio o se rischi di diventare un ulteriore aggravio
burocratico a loro carico. La Giunta ha dimostrato che noi
crediamo fortemente nel turismo. I numeri ci danno conforto,
serve capire le coordinate di questo atto per poterlo
eventualmente votare".
Secondo Donatella Porzi, Misto, "il mondo del turismo potrebbe
solo trarre giovamento da questo codice". "Bianconi sostiene che
serve un regolamento - ha affermato -, la maggioranza che tutto
è già stato fatto. Allora votiamo questo atto, sarà solo un
rafforzamento del lavoro della Giunta".
"Il gruppo Lega non voterà questa mozione per le motivazione
ben spiegate dall'Assessore" ha spiegato Stefano Pastorelli,
Lega. "I numeri del turismo parlano chiaro sull'operato della
Giunta in materia. Serve proseguire nel lavoro che si sta
facendo" ha concluso. (ANSA).
Assemblea respinge mozione per codice strutture ricettive
Era stata presentata dal consigliere Bianconi, Misto
