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Caltanissetta

Sicilia

Di origini incerte, probabilmente sicane, deve il nome agli arabi che conquistarono la Sicilia nell'IX secolo. Trasformata in feudo dai normanni, dopo varie vicissitudini passò nel 1405 sotto il dominio dei Moncada di Paternò, che furono i titolari della contea fino al 1812. Per tutto l'Ottocento Caltanissetta visse un notevole sviluppo industriale che si protrasse fino alla seconda metà del Novecento: la presenza di vasti giacimenti di zolfo la rese un importante centro estrattivo, tanto da essere conosciuta in passato con l'appellativo di "Capitale mondiale dello zolfo". La città sorge fra tre colli (Sant'Anna, Monte San Giuliano e Poggio Sant'Elia) che, disposti ad arco, formano una conca entro la quale si sviluppa parte del centro storico. Durante il dominio arabo alcune famiglie di origine berbera si stanziarono nel borgo corrispondente all'attuale Quartiere degli Angeli, che nominaronoo Qalʿat an-nisāʾ ("Castello delle Donne"). Lo studioso Luigi Santagati sostiene che i primi ad abitare nell'attuale luogo della città potrebbero essere stati i bizantini, che nella seconda metà dell'VIII secolo avrebbero edificato il Castello di Pietrarossa, simbolo di Caltanissetta, e l'annesso borgo. Nel 1087 la città venne occupata dai normanni e divenne possedimento del Gran Conte Ruggero. Nel 1816, in pieno periodo borbonico, Caltanissetta fu elevata a capoluogo di provincia. Dopo l'Unità d'Italia fu interessata da un grande boom economico dovuto soprattutto all'intensa attività mineraria. Durante la Seconda Guerra Mondiale subì diversi bombardamenti da parte degli Alleati, dal 7 al 17 luglio 1943, che costarono la vita a 351 civili. La Cattedrale, situata nel centro storico della città, venne costruita tra gli anni 1560-1620 e fu aperta al pubblico nel 1622. Molti sono i palazzi di interesse storico, abitati in passato da importanti famiglie cittadine. Nel 1567 una forte scossa di terremoto provocò il crollo del Castello, di cui rimasero in piedi solo i resti di due torri ancora visibili. Ai piedi dei ruderi fu edificato il Cimitero Monumentale degli Angeli. All'interno del perimetro urbano è presente il Parco Archeologico Palmintelli. Una delle attività economiche che caratterizzano il comprensorio è alla presenza di numerosi mulini e pastifici: la pasta della "Piedigrotta", un tempo famosa per la carta azzurra con la quale i dettaglianti la vendevano sfusa (la cosiddetta “cartata”), è oggi un marchio registrato usato da un noto mulino ancora attivo in città.

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