(ANSA) - COSENZA, 23 GEN - Il denaro è un trucco, serve solo
ad apparire ciò che non si è. Questa è la chiave della commedia
"A che servono questi quattrini" proposta al pubblico del Teatro
Rendano di Cosenza. Nove appuntamenti all'insegna della grande
drammaturgia senza dimenticare, però, il divertimento e il puro
spettacolo. Prosa, dai grandi classici agli autori contemporanei
e poi, commedie e musical, questi gli ingredienti del cartellone
ideato da "L'AltroTeatro".
Essere o apparire sono i corrispettivi di ciò che siamo e quello
che desidereremmo essere o, spesso, ciò che vorremmo che gli
altri pensassero di noi. Se poi il mezzo per apparire persona
diversa è il denaro, il gioco è fatto. Meglio ancora sul
palcoscenico, perché il teatro è il luogo dove tutti questi
elementi si uniscono e si scompigliano nell'amabile e divertente
commedia scritta da Armando Curcio e messa in scena, con grande
successo per la prima volta nel 1940, dalla compagnia dei De
Filippo.
Lo spettacolo, diretto da Andrea Renzi e prodotto dal Teatro di
Napoli-Teatro Nazionale e La Pirandelliana, ha inaugurato la
stagione di prosa curata da "L'altro teatro".
È il Marchese Parascandalo, detto il professore, interpretato da
Nello Mascia, che tesse le vicende insieme agli attori Valerio
Santoro, che disegna uno spassoso Vincenzino, Luciano
Saltarelli, Loredana Giordano, Fabrizio La Marca e Ivano
Schiavi. L'astuto protagonista - l'unico che avendo sperimentato
il valore del denaro, non ha più alcun interesse nei suoi
confronti - teorizza, ma dimostra pure, che basta far credere a
tutti di essere ricchi per godere di credito illimitato. La
metafora del presente, senza luoghi comuni, è piaciuta al
pubblico cosentino che ha riservato all'intera compagnia gli
applausi più calorosi. (ANSA).
Teatro:Rendano,applausi per "A che servono questi quattrini"
Commedia ha inaugurato stagione prosa de "L'Altro Teatro"
