(ANSA) - BOLOGNA, 22 GIU - C'è anche un progetto coordinato
da Unife nelle settanta 'Cost Action' (European Cooperation in
Science and Technology) che saranno lanciate ufficialmente il 23
giugno. Il progetto è 'P2X receptors as a therapeutic
opportunity' (recettori P2X come opportunità terapeutica).
Coordinato dalla professoressa Elena Adinolfi del Dipartimento
di Scienze Mediche dell'Università di Ferrara, l'iniziativa
mette insieme i migliori gruppi di ricerca da 22 nazioni
comprendenti l'area atlantica, continentale e mediterranea
dell'Europa. Al carattere internazionale dell'iniziativa si
unisce quello transdisciplinare: il progetto mette assieme le
competenze di vari esperti, tra i quali patologi, immunologi,
farmacologi, biochimici, oncologi, industrie e spin-off italiani
e tedeschi. Lo sforzo congiunto di ricercatori caratterizzati da
un background scientifico e tecnologico tanto vario servirà da
propellente per la scoperta di nuovi farmaci, che abbiano come
bersaglio i recettori P2X e al loro passaggio dal bancone degli
istituti di ricerca al letto del paziente.
"In coerenza con gli obiettivi di networking di Cost, la
Action coordinata da Unife si propone di integrare tra di loro
le conoscenze relative ai recettori P2X, che già li indicano
come fattori importanti nello sviluppo di malattie degenerative
come l'Alzheimer, la sclerosi multipla e l'osteoporosi", ha
spiegato la professoressa Adinolfi. La sistematica integrazione
delle informazioni da parte dei partecipanti alla Cost Action ha
la finalità di canalizzare gli sforzi sui recettori P2X, per
selezionare le malattie che beneficerebbero di più di un
trattamento mirato sui recettori, così da porre le basi
precliniche per lo sviluppo di ricerche sui pazienti. (ANSA).
Ricerca: 22 nazioni nel progetto Unife sui recettori P2X
Lo sforzo congiunto di esperti servirà a scoprire nuovi farmaci
