(ANSA) - BRUXELLES, 04 MAG - Si sbloccano le trattative per
la direttiva sul salario minimo al Parlamento europeo. "Dopo
l'iniziale levata di scudi da parte di forze politiche che non
volevano l'intervento legislativo, si è trovata convergenza sui
nomi dei due correlatori e si è cosi certificata la volontà del
Parlamento di procedere su questa direttiva", spiega Daniela
Rondinelli, europarlamentare del Movimento 5 stelle. "Ora non si
tratta più di capire se ci sarà una direttiva o meno, ma si
tratta di negoziare la miglior direttiva possibile", continua
Rondinelli nel suo intervento al webinar sul salario minimo
organizzato dalla delegazione pentastellata all'Eurocamera.
L'obiettivo della direttiva è "combattere il dumping sociale
e salariale che è purtroppo una triste realtà in Europa", spiega
Tiziana Beghin, capodelegazione del Movimento 5 Stelle al
Parlamento europeo. La mancanze di regole comuni infatti genera
"lavoro di bassa qualità e sottopagato nei Paesi più poveri
dell'Unione creando la tentazione per le imprese di
delocalizzare" aggiunge Beghin.
Sui rischi legati alla dumping salariale è intervenuto al
webinar anche l'ex segretario della Cgil Susanna Camusso,
parlando di "concorrenza sleale esercitata a livello europeo".
Forte anche il rischio di esclusione di alcune categorie dalla
direttiva, come i lavori domestici, gli operatori delle
piattaforme energetiche e i lavoratori marittimi. "E' necessario
fare pressioni affinché queste categorie non rimangano escluse",
ha detto Camusso. (ANSA).
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