(ANSA) - BRUXELLES, 28 OTT - Rafforzare i requisiti di
sicurezza, affrontare la sicurezza delle catene di
approvvigionamento, introdurre misure di vigilanza e requisiti
di applicazione più rigorosi, comprese sanzioni armonizzate in
tutta l'Ue. Questi gli obiettivi della direttiva sulla sicurezza
informatica (Nis 2) approvata oggi dalla Commissione industria e
ricerca del Parlamento europeo con 70 voti favorevoli, 3
contrari e 1 astenuto. I deputati hanno inoltre votato per
l'apertura dei negoziati con il Consiglio, il mandato sarà
annunciato in sessione plenaria il 10 novembre.
In particolare, la direttiva, che aggiorna quella del 2017,
pone obblighi di sicurezza informatica più severi in termini di
gestione del rischio, obblighi di segnalazione e condivisione
delle informazioni. Inoltre, stabilisce una migliore
cooperazione e condivisione delle informazioni tra le diverse
autorità e Stati membri e crea un database europeo delle
vulnerabilità.
"Il cybercrime è raddoppiato nel 2019, il ransomware è
triplicato nel 2020, eppure le nostre aziende e istituzioni
stanno spendendo il 41% in meno per la sicurezza informatica
rispetto agli Stati Uniti", ha dichiarato l'eurodeputato, Bart
Groothuis, relatore del testo, sottolineando la necessità di
"rafforzare la sicurezza informatica dell'Ue e creare gli
strumenti per gestire insieme gli incidenti informatici quando
si verificano".
"Non possiamo impedire che si verifichino tutti i crimini
informatici - ha aggiunto - ma possiamo proteggerci meglio di
prima e meglio degli altri. Questa nuova legislazione rende l'Ue
un luogo sicuro in cui lavorare e fare affari".
Secondo uno studio del Parlamento europeo, i costi globali
dei danni da ransomware potrebbero raggiungere i 17 miliardi di
euro entro il 2021, 57 volte i costi del 2015. Si prevede che le
aziende subiranno un attacco ransomware ogni 11 secondi entro il
2021, rispetto ai 40 secondi del 2016. (ANSA).
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