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(ANSA) - Taormina, 26 MAG - Nella bozza, che secondo fonti
vicine al negoziato risente fortemente delle pressioni della
delegazione statunitense contro un piano più ambizioso sui
migranti, i leader riconoscono "la necessità per i migranti di
avere un sostegno il più possibile vicino ai loro Paesi
d'origine, in modo di permettere loro di farvi ritorno e
ricostruire le loro comunità". Accanto a questa apertura, vi è
tuttavia l'affermazione dei diritti dei Paesi accoglienti di
difendere i propri confini e la propria sicurezza.
Accanto alle partnership per aiutare i migranti nei Paesi
d'origine, nella bozza c'è l'impegno "a proteggere i rifugiati e
salvaguardare i più vulnerabili migranti e rifugiati, come donne
a rischio, adolescenti, bambini e minori non accompagnati". Ma
c'è anche l'impegno dei Paesi a "far valere i controlli alle
frontiere e fissare meccanismi di rimpatrio e riammissione":
meccanismi che vengono definiti "strumenti essenziali per
ridurre la migrazione illegale, per combattere i trafficanti, il
lavoro forzato, la schiavitù moderna".
I leader s'impegnano anche ad "affrontare i problemi legati
al crimine organizzato transnazionale, all'estremismo violento,
il terrorismo e il commercio illegale". In questo modo,
concludono i due paragrafi dedicati ai migranti, "saremo in
grado di difendere gli aspetti positivi dei migranti pur
riconoscendo i diritti intrinseci dei Paesi accoglienti a
stabilire politiche nel loro interesse nazionale".
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