(ANSA) - SANREMO, 05 FEB - Insulti e battute di cattivo
gusto: l'esibizione di ieri sera di Gianluca Grignani a Sanremo,
in duetto con Irama con La mia storia tra le dita, ha scatenato
i commenti degli hater sui social. L'artista a sorpresa è sceso
tra il pubblico, motivandolo come si fosse trovato a cantare in
un suo concerto e spiazzando lo stesso Irama che oggi però
difende il suo ospite e dice "Troppo odio".
Alcuni hanno insinuato che Grignani fosse ubriaco: "Il codice
per votare Grignani è: Scotch84", ha scritto un utente. "Si
mantiene benissimo, come tutte le cose immerse nell'alcol", un
altro. C'è chi ipotizza che se avesse partecipato al
Fantasanremo gli utenti avrebbero guadagnato con lui un sacco di
punti, considerata la performance fuori dagli schemi. E ancora,
"Grignani è il generico di Johnny Depp". "Amadeus omaggia
Grignani con un mazzo di fiori: "Devo dare da bere anche a
questi?", si legge in un altro tweet a commento del gesto della
conduttore, che a fine esibizione ha detto all'artista: "Spero
che tu possa ricevere presto questi fiori ancora una volta, ma
da concorrente. Ti vogliamo bene". "Volentieri - è stata la
risposta - quando rivorrete il rock and roll". E stanotte
Grignani ha poi scritto su Instagram: "Grazie Sanremo, grazie
@irama.plume, grazie a tutti… e come sempre rock'n'roll".
In tanti però prendono le difese dell'artista: "L'unica
rockstar vivente italiana, eccetto Vasco, è Gianluca Grignani",
ha scritto Emis Killa su Twitter. "Una bellissima serata,
un'esibizione speciale, grazie", ha commentato il collega
Shablo.
Nel pomeriggio Irama, intervenuto a Rtl 102.5, smentendo le
indiscrezioni su una lite con Grignani dietro le quinte, ha
sottolineato: "Le persone sono cattive e stupide, soprattutto in
un momento così difficile, in cui c'è tanta sofferenza, c'è
tanto odio sempre. Cerchiamo di essere vicino uno con l'altro,
aiutiamoci. Non siamo cattive persone. Ci siamo divertiti come
pazzi, diciamo la verità". (ANSA).
Hater contro Grignani, Irama lo difende
Insulti e battute di cattivo gusto. Il collega: "Troppo odio"
