(ANSA) - ROMA, 27 GEN - Aggressive e umiliate, sfrontate e
represse: sono le donne ritratte dalla giovane artista iraniana
Sahar Khalafi, protagoniste della mostra 'Istinto Sano' alla
Galleria Art G.A.P. di Roma. La mostra, curata da Federica
Fabrizi e con i testi dell'architetto e museografo Paolo
Martellotti, è aperta al pubblico fino al 17 febbraio. Nata a
Teheran nel 1997, Sahar Khalafi a 19 anni scopre il suo talento
per l'arte e inizia a collaborare con diverse gallerie nella sua
città natale; intraprende un viaggio in Italia - oggi vive e
lavora a Firenze - «dove incontra lo spirito del Surrealismo che
percorre la cultura europea da Bosch a Dalì». E' così che
descrive il suo stile Paolo Martellotti, che invita a scoprire
l'artista: «Sahar usa il segno piatto e rapido della grafica,
come se la velocità fosse l'unica chiave adatta a fissare i
dettagli dei sogni che si manifestano nel breve spazio di tempo
che intercorre fra il sogno e la memoria cosciente. Ma poi le
stesure di colore a campiture piatte, il complesso decoro
ottenuto dall'impazzito moltiplicarsi di dettagli spesso
raccapriccianti, sembrano voler recuperare la lentezza del
disegno di un tappeto e segnare il tempo necessario al passaggio
fra l'inconscio e la coscienza della superficie sotto la propria
mano […] La grammatica è secca e senza segreti e le parole senza
ombra e senza chiaroscuro diventano figure, personaggi
ricorrenti che appaiono e scompaiono disegno dopo disegno, come
altrettante maschere scese dal carro di Tespi a interpretare
ruoli diversi. Maschere a cui Sahar, mentre toglie il velo
davanti ai propri occhi, tenta di strappare il sipario che
nasconde le ambiguità e le miserie. […] Negli interstizi tra
l'essere e l'apparire Sahar tratteggia le sue protagoniste che
ostentano maternità desiderate o subite, femminilità aggressive
o umiliate, sessualità sfrontate o represse. E fra tutte queste
maschere, indossa e toglie le proprie». (ANSA).
Le donne trasfigurate dell'iraniana Sahar Khalafi
'Istinto Sano', mostra alla Galleria Art G.A.P. di Roma
