(ANSA) - PERUGIA, 01 FEB - Con il voto favorevole della
maggioranza e contrario dell'opposizione il Consiglio
provinciale di Perugia, nella sua ultima seduta, ha approvato il
diniego allo "stralcio parziale" (previsto dall'articolo 1,
commi 227 e 228, legge 29 dicembre 2022, n. 197), relativamente
ai debiti di importo residuo, alla data del primo gennaio 2023,
fino a mille euro risultanti dai singoli carichi affidati agli
agenti della riscossione dal primo gennaio 2000 al 31 dicembre
2015.
Le norme, comunque - sottolinea l'ente in una nota - consentono
al debitore di ottenere i medesimi benefici, in termini di
riduzione degli importi da pagare, attraverso l'adesione alla
definizione agevolata dei carichi affidati all'agente della
riscossione dal primo gennaio 2000 al 30 giugno 2022. La
delibera è stata illustrata in aula dalla consigliera delegata
al Bilancio Erika Borghesi e sul punto si è acceso il dibattito
politico dal quale sono emersi due blocchi di pensiero distinti
tra maggioranza e opposizione.
La presidente Stefania Proietti a conclusione del dibattito ha
spiegato che "il comma 231 dà le stesse possibilità di stralcio
ma prevede una differenza che per la Provincia è sostanziale: il
pagamento della sorte. Nell'attribuire al debitore gli stessi
benefici dello stralcio parziale in termini di riduzione degli
importi complessivi da pagare si richiede il pagamento della
quota capitale e delle spese di notifica. Il pagamento della
cartella avviene in 18 rate di cui solamente due da
corrispondere nel 2023 e nell'amministrare l'ente noi questa
evidenza ce la dovevamo dare ed è per questo che è stato deciso
di non aderire allo stralcio parziale". (ANSA).
Provincia di Perugia non applica lo stralcio delle cartelle
"Norme consentono al debitore di ottenere i medesimi benefici"
